Il Monte Nebo è uno dei luoghi sacri più venerati della Giordania e il luogo in cui fu sepolto Mosè. I primi cristiani vi costruirono una piccola chiesa bizantina, che è stata ampliata in un vasto complesso. Durante la sua visita in Giordania nel 2000, il defunto Papa Giovanni Paolo II tenne qui un’omelia a cui parteciparono circa 20.000 fedeli.

Nel IV secolo d.C. sul Monte Nebo (Fasaliyyeh in arabo) fu costruito un santuario, menzionato dalla suora pellegrina Egeria, in onore di Mosè, forse sul sito di una struttura ancora più antica. La chiesa, terminata nel 394 d.C., aveva tre absidi orientali affiancate da cappelle funerarie sui lati nord e sud.

Nel VI secolo, la chiesa fu ampliata e trasformata in una basilica con una sacrestia e un nuovo battistero (i cui mosaici pavimentali superstiti risalgono al 530 ca. D.C.). Ben presto la chiesa divenne il cuore di un grande monastero e centro di pellegrinaggio che avrebbe prosperato per quasi sei secoli.

Il sito fu abbandonato nel 1564 e rimase per lo più trascurato per diversi secoli. Infine, nel 1993, il sito è stato acquistato dai Francescani, che hanno scavato e restaurato l’area.